
La mattina non riuscivo a stare nel letto, fin dal primo giorno di vacanza decisi che ogni minuto d’aria era prezioso, ne avevo, ne avevamo persi troppi nei mesi precedenti.
La Jonica aveva rivoluzionato anche la mia colazione, pane e ricotta, anche le mie papille gustative avevano il diritto di assaporare del cibo vero.
Il sole non seguiva fasce orarie, forte e rigoroso fin dal primo mattino, tuttavia il caldo non generava in me senso di “sofferenza”…qualsiasi cosa generasse l’avrei placata con un tuffo in mare.
Lo feci anche la prima mattina di vacanze, affogai il caldo presso la spiaggia di Casignana, lo so starai pensando che sono frivola, la spiaggia vinceva sulla Villa Romana, a prima vista potrebbe sembrare così ma l’essere mattinieri comporta anche trovare chiuso un sito d’interesse, avevo preso appuntamento con la Villa da anni, il cancello chiuso era solo un monito, un segno che stava ad indicare semplicemente che il momento giusto era posticipato.
Il mare del mattino non teme rivali, soprattutto il blu della costa jonica che bussava ai miei occhi incessantemente, non opposi resistenza, ero preparata a tutto questo, era il mio rito d’iniziazione alla bellezza.
Le villette abusive sulla costa, osservandole dal mare mi fecero invece pensare che i loro proprietari erano passati per riti d’iniziazione differenti; il mare era un accessorio da sfoggiare, un diamante di cui spesso si ignora la provenienza come il soggetto pseudo glamour che poggia la prima pietra della sua casa su di una spiaggia. Mestamente pensai che ovunque i diavoli avevano la loro porta d’accesso al paradiso terrestre…
Volsi lo sguardo altrove, ogni tanto il passaggio di qualche treno cercava di richiamare la mia attenzione, decisi d’ignorarlo…
…CONTINUA